Bartolomeo Giachino
Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture non è solo quelli di cui parlano le cronache in questi giorni sulla corruzione nelle opere pubbliche. Il MIT si occupa della mobilità delle persone e delle merci e della sicurezza stradale, un settore che ha visto il nostro Paese nelle posizioni basse della classifica. Abbiamo poche infrastrutture stradali ma siamo al primo posto in Europa per numero dei veicoli che circolano. Nel 2002 avevamo 7.000 morti anni per incidenti stradali. Con la "patente a punti" introdotta dal Governo Berlusconi nel 2003 gli incidenti si sono ridotti ai 4.800 del 2008 quando l'effetto psicologico della paura della riduzione dei punti si stava affievolendo. Nel 2010 la curva discendente riprese addirittura a salire . Ma in quei mesi le Commissioni trasporti di Camera e Senato e il Governo Berlusconi, rappresentato dal Sottosegretario Ai trasporti GIACHINO, lavoro alla modifica delle norme tra cui quella più importante "chi guida non beve" per gli autisti TIR e BUS e per i ne patentati. La riforma del Codice (Legge 120/2010) venne approvata il 28.7.2010 e dal mese successivo la curva della incidentalità riprese a scendere. Nel 2014 i morti sulle strade sono diminuiti a 3.200 e ieri un Documento della Commissione Europea da atto all' Italia di essere tra i Paesi che dal 2010 al 2014 ha avuto risultati positivi sopra la media europea. È la prima volta che capita e il merito è sicuramente della applicazione delle nuove e più severe norma del Codice del 2010 frutto del lavoro del Governo Berlusconi e del Parlamento oltreche' dei controlli su strada della Polizia Stradale e delle Forze dell'Ordine. In 18 mesi si riuscì ad approvare le nuove norme che hanno ridotto considerevolmente la mortalità su strada e di dimezzare le stragi del "sabato sera".
Lo dico con soddisfazione perché in 18 mesi con quattro letture parlamentari abbiamo prodotto un lavoro che ha dato risultati importanti in termini di vite umane risparmiate e anche di risparmio nella spesa dei cittadini , delle Compagnie Assicuratrici e dello Stato.
Quei 18 mesi di lavoro molto positivo ed efficace sulla sicurezza stradale va confrontato con i 40 mesi di lavoro parlamentare che sono seguiti con la presenza di ben tre Governi e che sin qui non ha prodotto alcun risultato.
Così che il reato di omicidio stradale di cui si parla da tanto tempo per punire maggiormente chi alla guida causa colpevolmente incidenti mortali, è ancora fermo.
Trasporti e Logistica sono la terza filiera del nostro Paese, valgono oltre il 10% del PIL italiano e occupano quasi 1 milione di persone. A causa della carenza di infrastrutture e a causa di una organizzazione da riformare oggi la logistica italiana è meno competitiva di quella olandese o tedesca e incide del 20% in più' sui costi del nostro sistema produttivo. Rilanciare la logistica e i trasporti come fattore di competitività e crescita è l'impegno dell'ex sottosegretario ai trasporti.
Torino e il Piemonte culla della industria e dello sviluppo economico del nostro Paese da anni crescono meno della media nazionale. Torino oggi è al primo posto per disoccupazione giovanile e per numero di cassaintegrati. GIACHINO che per primo nel 2008 lanciò l'allarme inascoltato da Fassino e Chiamparino, prosegue nel suo impegno. Dopo aver fatto la battaglia per porta a Torino l'Authority dei trasporti e perché l'Aeroporto di Torino non venisse declassato dal Governo Renzi ora si batte per la Tav, per il Terzo Valico e per riportare a Torino il Salone dell'Auto e della Tecnica.
L'Italia nel 2002 era al primo posto per incidenti e mortalità sulle strade (7.000 morti). Con due leggi del Governo Berlusconi, la Patente a punti del 2003 e la riforma del Codice della Strada del 2010 incidenti e morti sono dimezzati sino ai 3.200 del 2014. GIACHINO che ha seguito per conto del Governo a Berlusconi l'ultima riforma del Codice (legge 120/2010) prosegue il suo impegno a favore della vita è della sicurezza dei cittadini e degli automobilisti.
E’ mia convinzione la necessità di una politica industriale del trasporto merci che lo strutturi maggiormente e lo renda competitivo a livello nazionale ed europeo, una politica che rilanci la crescita economica, sviluppi l'efficienza logistica e aumenti la domanda di trasporto per il sistema trasportistico italiano.
E una politica industriale del settore sarà tanto più forte quanto più sarà unito il mondo associativo e migliore il rapporto con la committenza.
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