Domenica 8.4ore 10.30 ARTIGIANELLI di c.so Palestro 14 Sala BLU
Carissimi,
Il recente risultato elettorale evidenzia come l’elettorato abbia punito il modo, in cui è stata gestita la peggiore crisi economica del dopoguerra mentre ha premiato chi si era ribellato con più forza ai provvedimenti italiani e europei.
E’ venuta meno nei partiti la “Sensibilità umana” di chi si mette nei panni dei concittadini che stanno vivendo una situazione economia e sociale pesante determinata dalla mancanza di lavoro o da posti di lavoro precari. La sensibilita’ umana che a mio parere e’ precondizione essenziale della politica e’ venuta meno e secondo la felice intuizione di Mons. Nosiglia “La metà della Città che sta bene non si accorge della metà della Città che sta male”
Il Presidente della Repubblica ha avvertito che il solo rapporto via web non basta perché e’ solo dal dibattito e dal colloquio diretto che si capisce la condizione reale di vita e i problemi veri della gente.
Aver svuotato le sedi dei partiti, essersi limitati a qualche manifestazione in strada invitando i fedelissimi per poi postare sul web o limitarsi ad organizzare ogni 3-4 mesi una cena con gli amici , non è politica.
Lasciare il compito di dare il messaggio solo al Leader che comunica prevalentemente sui media e nelle interviste non aiuta a recuperare il consenso perduto e soprattutto non aiuta chi fa politica a capire le vere priorità che interessano la gente e che dovrebbero essere portate avanti al Governo e in Parlamento.
Che fare per “ridare un’anima e una sensibilita’ umana alla politica”?
Ne parliamo Domenica 8 agli Artigianelli di corso Palestro 14,Torino.
Dopo la introduzione che presenterò a nome di #SILAVORO
Interverranno:
Sen.Gilberto Pichetto coordinatore regionale Forza Italia.
On. Elena Maccanti, Lega Nord,
Fabrizio Comba , Fratelli d’Italia,
Vito Bonsignore,
Sen. Maria Rizzotti,
e “tutti”gli amici di buona volontà interessati ...a ridare un’anima alla politica ......
Passaparola con passione grazie.
Mino Giachino, Alessio Cotroneo , Gian Marco Moschella,Franca Marotta.

Già il Governo Monti non seppe governare i trasporti al punto che il blocco dei tir del gennaio 2012 oltre a causare un morto, che tutti purtroppo hanno dimenticato, causò, secondo il Prof. Deaglio, la perdita di 0,2 punti di PIL ma la Legislatura che è appena terminata ne ha viste di tutti i colori.
Blocco dei magazzini della SDA, blocco dell’Interporto di Bologna sino a ieri con il blocco del PORTO di Genova, il primo porto italiano, per una vertenza del lavoro che poteva essere tranquillamente avocata dalla Prefettura, per non parlare dei blocchi periodici del trasporto pubblico locale.
La sinistra che ha sempre considerato trasporti e infrastrutture un problema non ha la cultura per gestire la mobilità di persone e merci che regolano insieme la economia e la vita sociale.
Mentre tutti possono ricordare la pace sociale che il Governo Berlusconi ottenne dal 2008 al 2011, ottenendo i complimenti di Marchionne.
Senza trasporti il Paese si ferma.
Nel mercato globale che vede la crescita degli scambi commerciali e del turismo , con porti e aeroporti competitivi, con trasporti e logistica efficienti, i Paesi crescono di più e attraggono investimenti dall’estero e crescono di più.
Prioritario lo sblocco dello Sportello Unico dei Controlli portuali per rendere più competitivi i nostri Porti .
Rilanciare investimenti nelle infrastrutture e nella logistica per fare crescere economia e lavoro deve essere una delle priorità del prossimo Governo.
Bartolomeo GIACHINO
Presidente di SAIMARE spa
335.6063313

Green Logistics EXPO in svolgimento nell’importante Interporto di Padova conferma che Infrastrutture e Logistica dovranno essere una priorità del nuovo Governo per rilanciare l’economia e il lavoro.
La Legislatura che si è chiusa non ha sciolto i nodi delle inefficienza della logistica pubblica italiana a partire dallo Sportello Unico dei Controlli che renderebbe più competitivi i porti e la logistica pubblica italiana.
Sono diminuiti gli investimenti in infrastrutture così che L’Italia e’ solo 8a nella costruzione delle reti più importanti e manca la Riforma degli Interporti.
Così il responsabile nazionale dei trasporti di Forza Italia, Mino Giachino presente in Fiera.
A causa dei limiti nei collegamenti infrastrutturali tra i nostri Porti e il più grande mercato di consumi del mondo, l’Europa, il nostro Paese perde più di mezzo punto di PIL ogni anno. A causa della vendita Franco fabbrica la logistica italiana perde quasi mezzo punto di PIL
Così come la intermodalita’ marittima e ferroviaria saranno strategici per uno sviluppo economico sostenibile.
Con 1 punto di PIL in più sarebbe possibile diminuire il peso del Debito Pubblico così come si creerebbero decine di migliaia di posti di lavoro in più.
Amazon non sarebbe ciò che è se vendesse Franco fabbrica.
I Paesi che hanno retto meglio alla crisi e che ne sono usciti prima sono quelli con un sistema logistica più performante.
In vista della costituzione del nuovo Governo il polo del Centro Destra, oltre ad aver ottenuto la maggioranza dei consensi, e’ sicuramente quello che ha nelle sue corde sia la realizzazione delle infrastrutture che la organizzazione di un sistema trasportistico e logistico competitivo, non così i 5 Stelle contrari da sempre alle infrastrutture strategiche,come la Tav e il Terzo Valico, e con posizioni antistoriche rispetto ai trasporti.
Di questo dovranno tenere conto tutti.
Mino Giachino, responsabile nazionale Trasporti di Forza Italia.
Per informazioni 335.7638029
"Con Forza Italia i Trasporti e la logistica saranno prioritari”. Lo hanno dichiarato, al termine dell’incontro con il Gruppo Federtrasporti di Bologna, Mino Giachino, responsabile nazionale trasporto di Forza Italia e l’onorevole Nunzia De Girolamo, capolista per Forza Italia a Bologna. “In questi anni i problemi dell’autotrasporto sono stati messi in secondo piano: molte norme non attuate, pochi i controlli sui mezzi pesanti esteri, incapacità di migliorare le norme sulla sicurezza stradale, diminuiti gli investimenti nelle infrastrutture dai porti, fondamentali per la domanda di trasporto, dalla terza corsia della Venezia Trieste alla Gronda autostradale di Genova.
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